Comparativi: Quando usare “di” e “che”

Quando usare “di” e quando usare “che” per introdurre il secondo termine di paragone.

Comparativo di maggioranza

 

  • PIÙ + SOSTANTIVO PRONOME

Mi piacciono più le città piccole di quelle grandi.
Il cibo interessa più a me che a te.

  • PIÙ + VERBO AVVERBIO

Mi piace di più dipingere che disegnare.
Marco legge più velocemente che correttamente.

  • PIÙ + AGGETTIVO

Questa chiesetta campestre è più antica della cattedrale.

Comparativo di minoranza

 

  • MENO + SOSTANTIVO PRONOME

Il ragù mi piace meno del pesto.
Il cinema mi interessa meno che a te.

  • MENO + VERBO AVVERBIO

Viaggiare in nave gli piace meno che viaggiare in aereo.

  • MENO + AGGETTIVO

Luca è meno espansivo di Carlo.

Comparativo di uguaglianza

Il secondo termine di paragone, nel comparativo di uguaglianza, può essere introdotto da “quanto” (preceduto o no da “tanto”) o da “come” (preceduto o no da “così”).

  • TANTO COSÌ + SOSTANTIVO PRONOME

Mi piace (tanto) il riso quanto la pasta.
La regola vale (tanto) per te quanto per me.

  • TANTO COSÌ + VERBO AVVERBIO

Mi interessa fare trekking (tanto) quanto fare arrampicata.

  • TANTO COSÌ + AGGETTIVO

Il caviale è (tanto) buono quanto caro.