Sardegna: oltre il mare c’è di più!
Da aprile a ottobre la Sardegna ospita migliaia di visitatori da tutto il mondo. Certo, la Sardegna è famosa per il bellissimo mare e le spiagge incantevoli.
Ma quando la stagione estiva finisce, che cosa si può fare in Sardegna?
In realtà, si possono fare tantissime cose interessanti, si può gustare l’autunno sardo e conoscere la parte più interna dell’isola che spesso viene dimenticata dal turismo di massa.
Quando la stagione estiva finisce, iniziano tutta una serie di eventi dedicati all’autunno nei piccoli paesini caratteristici dell’interno dell’isola. La manifestazione più famosa si chiama “Autunno in Barbagia”. Si svolge nella parte dell’isola circondata dai monti, chiamata appunto Barbagia. Questa zona della Sardegna, grazie anche alla sua posizione geografica isolata rispetto al resto del territorio, è tra le più selvagge e incontaminate dell’isola. Per questo, in Barbagia, si conservano ancora le tradizioni, i saperi e i sapori più antichi.
La storia del nome
La parola “Barbagia” ha origini molto antiche, infatti venne data dai romani durante il periodo in cui conquistarono l’isola. L’esercito romano conquistò tutta l’isola eccetto quest’area.
Così, i romani chiamarono questa parte della Sardegna “Barbaria”, così come tutte le zone dell’impero non conquistate da loro. Chi non era parte dell’impero romano, veniva considerato “barbaro” ossia non civilizzato. Così questo nome “Barbagia” ha origini antichissime e risale al periodo romano.
Un viaggio tra saperi e sapori antichi
La manifestazione “Autunno in Barbagia” permette di fare un viaggio nell’entroterra sardo e conoscere una parte dell’isola non nota a molti.
Ogni fine settimana, in uno o più paesini dell’isola, si svolgono queste sagre. Le case antiche vengono aperte ai visitatori per far conoscere più da vicino la vita agro-pastorale. Alcune famiglie mostrano come si fa il vino, altre come si fa il formaggio, altre ancora il pane o i dolci tipici.
Si tratta di una vera e propria immersione nella vita di queste persone.
Ma non è solo cibo quello che si può vedere. Infatti, molti paesini sono famosi per la produzione artigianale di cestini, di tappeti, di gioielli, di ceramica. Si possono osservare dei maestri artigiani che con le loro abili mani danno vita a capolavori senza tempo.
La vita lenta
Passeggiare tra le vie di questi paesini in questo periodo dell’anno è magico, ti riporta indietro nel tempo. Infatti sembra che in questi luoghi il tempo sia più lento e che a volte il tempo si sia proprio fermato. È un modo ideale per rigenarsi dallo stress quotidiano, dalla frenesia delle nostre giornate dove ogni minuto è pianificato e organizzato, dove tutto sembra essere sempre una corsa contro il tempo. In questi luoghi, si riscopre il piacere della vita lenta, il piacere delle cose semplici che richiedono tempo e cura. Il tempo ha una velocità diversa e si assapora il gusto della calma e della lentezza.
Se verrete in Sardegna vi consiglio di visitare queste aree perché fa bene al cuore, allo spirito oltre che alla pancia!
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