La vera storia della pizza
Le origini della nostra pizza sono antichissime. Sapevate che era il piatto dei poveri? La versione più antica non era […]
Continua a leggereVeronica è tornata e questo mese ci parla del ritorno a scuola e al lavoro! Ti è piaciuto questo video? Continua il tuo studio sul nostro sito www.oneworldonlineschool.com Ecco alcune cose utili che impari con questa video-lezione: ► Come funziona la scuola in Italia? Scoprilo con il lessico – livello base ► Come si scrive una mail per candidarsi […]
Continua a leggereEntrambe le forme sono correte. Allora può avere diversi significati. Può essere una congiunzione conclusiva con il significato di “dunque” che introduce una conseguenza logica a quanto detto in precedenza. Marco non ha studiato, allora non ha passato l’esame. Può svolgere la funzione di avverbio di tempo con il significato di “in quel momento” nel passato o nel futuro. Allora non ero […]
Continua a leggereRicordare è un verbo regolare, transitivo. Si coniuga con l’ausiliare avere. Qui sotto potrai trovare tutte le coniugazioni del verbo ricordare: Indicativo (presente, passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto, trapassato remoto, futuro semplice, futuro anteriore), Congiuntivo (presente, passato, imperfetto, trapassato), Condizionale (presente, passato), Imperativo (presente), Gerundio (presente, passato), Infinito (presente, passato) e Participio (presente, passato). Indicativo Presente io ricordo tu ricordi lui /lei /Lei ricorda noi ricordiamo voi ricordate loro /Loro ricordano Passato […]
Continua a leggereEntrambe le forme sono corrette ma hanno due significati diversi. Quando si vuole indicare incertezza sul contenuto della frase si usa la forma chissà, scritto tutto attaccato e con l’accento sulla “a”. Chissà è una locuzione avverbiale che indica incertezza o speranza oppure è usata in altri casi con il significato di “forse”. Chissà a cosa stava pensando quando a […]
Continua a leggereL’apostrofo è un segno grafico (‘) che in italiano si usa per indicare: la caduta della vocale finale della parole quando seguita da una parola che inizia per vocale (elisione); la cancellazione della vocale, consonante o sillaba alla fine della parola (troncamento). 1. Nel primo caso, l’apostrofo è obbligatorio con: gli articoli determinativi la e lo e le preposizioni articolate […]
Continua a leggereIn italiano i verbi essere e avere sono detti verbi ausiliari perché hanno la funzione di “aiutare” gli altri verbi a formare i tempi composti. Il verbo avere significa possedere. Emma ha una maglietta verde. Il verbo essere significa stare o esistere. Emma è a scuola. Qui c’è una palestra molto bella. Il verbo essere viene usato anche come copula, […]
Continua a leggereL’accento determina la pronuncia delle parole. In italiano si usa sempre e solo sulle vocali, e mai sulle consonanti. In italiano distinguiamo tra: accento tonico; accento grafico. 1. L’accento tonico Tutte le parole italiane possiede l’accento tonico che cade su una delle sillabe della parola e determina una pronuncia più marcata di tale sillaba. Questo tipo di accento non è […]
Continua a leggereL’aggettivo indefinito qualche è SEMPRE seguito da un sostantivo al singolare. Gli aggettivi indefiniti si usano per indicare una quantità indefinita e concordano per genere e numero con il nome a cui si riferiscono. Qualche significa “un certo numero di” e richiede il nome al singolare, anche quando si riferisce a più di una cosa. Quando vado a fare la […]
Continua a leggereEntrambe le forme sono corrette ma hanno significati diversi. Ce n’è è un espressione molto diffusa in italiano colloquiale. Tuttavia spesso è difficile capire come scrivere questa espressione correttamente. Ce n’è è formato dalle particelle “ce” e “ne” e dalla terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo essere “è”. La particella pronominale “ce” è la forma che assume il pronome […]
Continua a leggereLa forma corretta è tuttavia, scritto tutto attaccato. Tuttavia è una congiunzione avversativa, o concessiva, utilizzata per collegare due frasi che esprimono un contrasto. Tuttavia significa “eppure”, “ciò nonostante”, “ma”. Mario stava male, tuttavia è andato a scuola. Oggi ha piovuto tutto il giorno, tuttavia fa caldo. Ho trovato traffico mentre andavo a lavoro, tuttavia sono arrivato in orario. La […]
Continua a leggereLa forma corretta è un po’ con l’apostrofo. Un pò con l’accento è scorretto. Si usa un po’ per indicare una quantità limitata o un numero scarso. Prima di andare a letto mangio sempre un po’ di cioccolata. Il cielo è un po’ nuvoloso, sta per piovere. Ho un po’ di ansia per l’esame di domani. L’espressione un po’ è il […]
Continua a leggereLe origini della nostra pizza sono antichissime. Sapevate che era il piatto dei poveri? La versione più antica non era così elaborata come quella odierna che possiamo degustare a casa nostra o in pizzeria! Basti pensare che anticamente l’uomo macinava il grano per nutrirsi, e successivamente scoprì di poter formare un impasto unendo farina e acqua e di poterlo cuocere su dei dischi di pietra rovente. Gli […]
Continua a leggereIl sole La “città del sole” così è anche chiamata Cagliari perché qui nella nostra meravigliosa città il sole splende tutto l’anno! Un clima mite che permette a cagliaritani e non di godersi la città in qualsiasi momento. Il sole accompagna e riscalda le giornate e ogni occasione è buona per approfittarne. Fare sport e lunghe passeggiate all’aperto, godersi colazioni […]
Continua a leggereLa forma corretta è all’incirca, scritto staccato e con l’apostrofo. L’espressione all’incirca deriva dall‘avverbio “incirca”, composto dalla preposizione semplice “in” e la parola “circa” che significa “pressappoco”. Infatti all’incirca si usa per indicare una quantità approssimativa. Ho comprato all’incirca un chilo di pane. Arriverò al ristorante all’incirca alle otto di sera. La spesa totale sarà di 500 euro all’incirca. Allincirca, […]
Continua a leggereTre parole che unite danno origine a una; il suo utilizzo può essere duplice: può avere lo stesso intento di “dopo” (funzione consecutivo-temporale), oppure può introdurre una condizione causata dall’azione precedente (funzione avversativa). Dopo di che è quella che possiamo definire la forma originaria, priva di accento perché “che” da solo non richiede mai l’accento. Lucia ha iniziato a lavorare in […]
Continua a leggereLa forma corretta è per cui, staccato. La forma percui, tutto attaccato, è sbagliata. L’espressione per cui è composta dalla preposizione semplice “per” e il pronome relativo “cui”. Per cui assume due diversi significati. Nell’italiano colloquiale, l’espressione per cui è usata come locuzione congiuntiva con valore deduttivo o conclusivo in riferimento a quanto affermato in precedenza. In questo caso “cui” assume il il valore di ciò e l’espressione è […]
Continua a leggereEntrambe le forme sono corrette ma hanno significati diversi. La forma accentata sì è l’avverbio di affermazione, che si usa per dare una risposta affermativa ad una domanda. “Vuoi venire al cinema stasera?” “Sì!”. Quando mi ha chiesto di sposarlo ho detto subito di sì. Sì, hai ragione tu. Si senza accento ha due diversi significati. Può essere pronome riflessivo […]
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