Un riferimento grammaticale per aiutarti a imparare l’italiano.

L’apostrofo

L’apostrofo è un segno grafico (‘) che in italiano si usa per indicare: la caduta della vocale finale della parole quando seguita da una parola che inizia per vocale (elisione); la cancellazione della vocale, consonante o sillaba alla fine della parola (troncamento). 1. Nel primo caso, l’apostrofo è obbligatorio con: gli articoli determinativi la e lo e le preposizioni articolate […]

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Gli ausiliari: essere e avere

Gli ausiliari italiani

In italiano i verbi essere e avere sono detti verbi ausiliari perché hanno la funzione di “aiutare” gli altri verbi a formare i tempi composti. Il verbo avere significa possedere. Emma ha una maglietta verde. Il verbo essere significa stare o esistere. Emma è a scuola. Qui c’è una palestra molto bella. Il verbo essere viene usato anche come copula, […]

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L’accento in italiano

L’accento determina la pronuncia delle parole. In italiano si usa sempre e solo sulle vocali, e mai sulle consonanti. In italiano distinguiamo tra: accento tonico; accento grafico. 1. L’accento tonico Tutte le parole italiane possiede l’accento tonico che cade su una delle sillabe della parola e determina una pronuncia più marcata di tale sillaba. Questo tipo di accento non è […]

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Si scrive un po’ o un pò?

La forma corretta è un po’ con l’apostrofo. Un pò con l’accento è scorretto. Si usa un po’ per indicare una quantità limitata o un numero scarso. Prima di andare a letto mangio sempre un po’ di cioccolata. Il cielo è un po’ nuvoloso, sta per piovere. Ho un po’ di ansia per l’esame di domani. L’espressione un po’ è il […]

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Si scrive all’incirca o allincirca?

La forma corretta è all’incirca, scritto staccato e con l’apostrofo. L’espressione all’incirca deriva dall‘avverbio “incirca”, composto dalla preposizione semplice “in” e la parola “circa” che significa “pressappoco”. Infatti all’incirca si usa per indicare una quantità approssimativa. Ho comprato all’incirca un chilo di pane. Arriverò al ristorante all’incirca alle otto di sera. La spesa totale sarà di 500 euro all’incirca. Allincirca, […]

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Si scrive ce n’è o ce ne?

Entrambe le forme sono corrette ma hanno significati diversi. Ce n’è è un espressione molto diffusa in italiano colloquiale. Tuttavia spesso è difficile capire come scrivere questa espressione correttamente. Ce n’è è formato dalle particelle “ce” e “ne” e dalla terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo essere “è”. La particella pronominale “ce” è la forma che assume il pronome […]

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Si scrive dopodiché, dopo di che o dopodiche?

Tre parole che unite danno origine a una; il suo utilizzo può essere duplice: può avere lo stesso intento di “dopo” (funzione consecutivo-temporale), oppure può introdurre una condizione causata dall’azione precedente (funzione avversativa). Dopo di che è quella che possiamo definire la forma originaria, priva di accento perché “che” da solo non richiede mai l’accento. Lucia ha iniziato a lavorare in […]

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Si scrive per cui o percui?

La forma corretta è per cui, staccato. La forma percui, tutto attaccato, è sbagliata. L’espressione per cui è composta dalla preposizione semplice “per” e il pronome relativo “cui”. Per cui assume due diversi significati. Nell’italiano colloquiale, l’espressione per cui è usata come locuzione congiuntiva con valore deduttivo o conclusivo in riferimento a quanto affermato in precedenza. In questo caso “cui” assume il il valore di ciò e l’espressione è […]

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Si scrive sì o si?

Entrambe le forme sono corrette ma hanno significati diversi. La forma accentata sì è l’avverbio di affermazione, che si usa per dare una risposta affermativa ad una domanda. “Vuoi venire al cinema stasera?” “Sì!”. Quando mi ha chiesto di sposarlo ho detto subito di sì. Sì, hai ragione tu. Si senza accento ha due diversi significati. Può essere pronome riflessivo […]

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Si scrive e o ed, a o ad?

In italiano la congiunzione “e” e la preposizione semplice “a” in alcuni casi prendono la “d” finale e diventano “ed” e “ad“. Ed e ad si usano solo quando la parola che segue inizia con la stessa vocale. Gli ho detto di studiare ed esercitarsi meglio per l’esame. Ho aiutato Marco ad aggiustare il suo computer. Sono andata ad ascoltare […]

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Si dice preferito o favorito?

In italiano quando vogliamo esprimere una nostra preferenza si usa l’aggettivo qualificativo preferito. L’aggettivo “preferito” indica una persona, un animale o una cosa che è ritenuta migliore dal nostro punto di vista. Il mio libro preferito è Harry Potter. La mia città italiana preferita è Cagliari. I miei animali preferiti sono i gatti e i cani. L’aggettivo “preferito” può essere […]

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Si scrive un altro e un’altra

Un errore comune in italiano, che crea grande confusione, è l’uso dell’apostrofo con gli articoli indeterminativi “un” e “una”. Un è l’articolo indeterminativo maschile singolare che si usa davanti a tutte le parole che iniziano per vocale e non si apostrofa mai. Per questo motivo la forma corretta è un altro, staccato e senza l’apostrofo. Oggi la giornata è nuvolosa. […]

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Si scrive da, dà o da’?

Tutte tre le forme sono corrette ma hanno significati differenti. Da, senza l’accento e apostrofo, è una preposizione semplice. Oggi vado a cena da Mario. Hai fame? Vuoi qualcosa da mangiare? Non lo vedo da mesi. La forma accentata, dà, invece è la terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo DARE. Il cane è un animale che ti dà amore […]

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Li o lì, la o là?

Hanno la stessa forma scritta ma svolgono due funzioni differenti. Li senza accento è il pronome maschile plurale usato con la funzione complemento oggetto: Li ho visti insieme al ristorante. La professoressa mi ha dato due libri. Devo leggerli entrambi. Ho comprato i biglietti per il concerto ma non li ho mai ricevuti. Lì con l’accento invece è un avverbio […]

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Si scrive se o sé?

Entrambe le forme sono corrette. Se, senza l’accento, è una congiunzione ipotetica che serve ad introdurre un’ipotesi o una condizione. Se avessi tempo, andrei a fare una passeggiata al mare. Se fossi ricco, comprerei uno yacht. Se tu mi dessi attenzione, ti spiegherei cosa è successo. Sé, con l’accento, è invece il pronome riflessivo di terza persona singolare. Marco pensa solo […]

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