Comparazione
Con la comparazione si mettono a confronto due termini (nomi, pronomi, aggettivi, verbi o avverbi) in rapporto di maggioranza, minoranza o uguaglianza.
LA COMPARAZIONE
- COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
più + 1° termine di paragone
Mauro è più simpatico di Giulio.
- COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA
tanto o così + 1° termine di paragone
Mi piace (tanto) il cinema quanto il teatro.
- COMPARATIVO DI MINORANZA
meno + 1° termine di paragone
Mi piace meno la città della campagna.
Comparativi irregolari
Esistono alcuni aggettivi che, accanto alle forme regolari del comparativo di maggioranza, hanno anche una forma irregolare.
Aggettivi
| FORMA BASE | FORMA REGOLARE | FORMA IRREGOLARE |
|
Buono Cattivo Grande Piccolo Alto Basso |
Più buono Più cattivo Più grande Più piccolo Più alto Più basso |
Migliore Peggiore Maggiore Minore Superiore Inferiore |
Esistono alcuni avverbi che hanno, come comparativo di maggioranza, solo una forma irregolare.
Avverbi
| FORMA BASE | FORMA IRREGOLARE |
|
Bene Male |
Meglio Peggio |
Il 2° termine di paragone
Comparativi di maggioranza e di minoranza
Nei comparativi di maggioranza o di minoranza, il 2° termine di paragone può essere introdotto da “di” o da “che”.
Usiamo “di“:
a) Se il 2° termine di paragone è un nome (comune o proprio).
La città è più frenetica della campagna.
b) Se il 2° termine di paragone è un pronome.
Luisa è meno determinata di te.
c) Qualche volta, se il 2° termine di paragone è un avverbio.
Oggi, con internet, si comunica più di prima.
Usiamo “che“:
a) Quando il paragone è tra due nomi o pronomi.
Rossi è più uno scienziato che un semplice medico.
b) Quando il paragone è tra due verbi o avverbi.
Gli piace più cucinare che mangiare, per questo è così magro anche se organizza tante cene.
c) Quando il paragone è tra due aggettivi.
Alberto è più affascinante che bello.
d) Quando prima del 2° termine di paragone c’è una preposizione.
Fare escursioni piace più a me che a mio marito.
Comparativi di uguaglianza
Nei comparativi di uguaglianza il secondo termine di paragone è introdotto obbligatoriamente da “quanto” o da “come”.
“Quanto” può essere usato in correlazione con “tanto”, ma quest’ultimo non è obbligatorio.
La mia squadra è (tanto) forte quanto la tua.
“Come” può essere usato in correlazione con “così”, ma quest’ultimo non è obbligatorio.
Luigi è (così) testardo come suo fratello.

