L’apostrofo
L’apostrofo è un segno grafico (‘) che in italiano si usa per indicare:
- la caduta della vocale finale della parole quando seguita da una parola che inizia per vocale (elisione);
- la cancellazione della vocale, consonante o sillaba alla fine della parola (troncamento).
1. Nel primo caso, l’apostrofo è obbligatorio con:
- gli articoli determinativi la e lo e le preposizioni articolate della e dello seguiti da vocale:
l’amica, l’animale, dell’uomo, dell’orchestra;
- l’articolo indeterminativo femminile una e i pronomi indefiniti qualcuna e nessuna seguiti da vocale:
un’amica, un’opera, qualcun’altra, nessun’altra;
- l’aggettivo dimostrativo quello e quella seguiti da vocale:
quell’albero, quell‘immagine.
Attenzione: l’apostrofo non si usa MAI con l’articolo indeterminativo maschile un. Si dice un amico, NON un’amico. Anche i pronomi indefiniti qualcuno e nessuno, davanti all’avverbio “altro” perdono la vocale finale ma non prendono l’apostrofo. Si dice qualcun altro, nessun altro e NON qualcun’altro, nessun’altro.
2. Nel secondo caso, in italiano alcune parola perdono la sillaba finale.
In questi casi, l’apostrofo si usa per indicare il troncamento.
un poco = un po‘, vai = va‘, fai = fa‘
Fa e va, con o senza apostrofo e accento?