I tesori della terra in Sardegna: olio e vino
Forse in pochi lo sanno ma la Sardegna è una terra ricchissima di tradizioni agricole, di antichi saperi e di prodotti genuini che raccontano la sua storia più profonda. Tra questi, due sono considerati veri tesori: l’olio e il vino.
Una tradizione che nasce da lontano
La produzione di olio e vino in Sardegna ha origini antichissime. Gli olivi e le vigne sono parte del paesaggio sardo da millenni, e ancora oggi rappresentano una delle principali risorse del territorio. Non è un caso che ogni famiglia, soprattutto nei piccoli paesi dell’interno, abbia almeno qualche albero di olivo o una piccola vigna da curare durante l’anno. Infatti, in questi paesini, le famiglie non hanno bisogno di comprare questi prodotti perché li producono in casa e ne fanno scorta per tutto l’anno.
Il lavoro nei campi segue il ritmo delle stagioni, un ritmo lento e costante.
In autunno si raccolgono le olive, mentre l’uva viene vendemmiata tra fine estate e inizio settembre. Sono momenti importanti, in cui le famiglie si ritrovano e lavorano insieme, proprio come si faceva un tempo.
L’olio: oro verde della Sardegna
L’olio sardo è considerato uno dei più pregiati d’Italia. Ogni zona ha le sue caratteristiche: nel nord, ad esempio, l’olio è più delicato, mentre nel centro dell’isola ha un gusto più deciso e leggermente amaro.
Durante il periodo della raccolta, è bellissimo fare l’esperienza di visitare i frantoi e vedere come nasce quest’“oro verde”. Le olive vengono lavate, frante e poi spremute a freddo per ottenere un olio profumato, denso e dal colore intenso.
Assaggiare l’olio appena fatto è una vera esperienza: basta una fetta di pane caldo e si può sentire tutto il sapore della terra. In alcuni oleifici offrono anche l’esperienza della degustazione dell’olio proprio come si fa con il vino. Durante queste degustazioni si viene guidati nella scoperta di odori, profumi e sapori caratteristici dei vari tipi di olio. E soprattutto si diventa abili a distinguere un olio di buona qualità da uno di cattiva qualità.
Il vino: un racconto di profumi e colori
Anche il vino ha un ruolo centrale nella cultura sarda. I vitigni più conosciuti sono il Cannonau, il Vermentino e il Carignano, ma ogni zona ha le sue varietà e i suoi sapori tipici.
Il Cannonau, ad esempio, è famoso perché ricco di antiossidanti e spesso collegato alla longevità dei sardi. Il Vermentino è un vino bianco fresco, perfetto per accompagnare il pesce, mentre il Carignano ha un gusto più intenso e avvolgente.
Durante la vendemmia molti paesi organizzano feste e sagre dedicate al vino: si possono visitare le cantine, parlare con i produttori e scoprire come nasce una bottiglia, dalla vite al bicchiere.
Un viaggio nella Sardegna più autentica
Visitare i paesi dell’interno e partecipare alle attività legate alla produzione di olio e vino significa fare un viaggio nella parte più autentica dell’isola. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, le persone hanno ancora un forte legame con la terra e tutto richiama la tradizione: i profumi, i colori, i sapori.
Camminare tra gli oliveti al tramonto o tra le vigne durante l’autunno è un’esperienza che riempie il cuore. È un modo per allontanarsi dalla frenesia quotidiana e riscoprire il valore delle cose semplici, quelle che nascono dal lavoro, dalla pazienza e dall’amore per la propria terra.
Se verrai in Sardegna, ti consiglio di dedicare un po’ di tempo a queste zone interne e di assaggiare l’olio e il vino locali: sono prodotti che raccontano una storia antica, una storia fatta di tradizione, passione e rispetto per la natura. Le persone che producono questi tesori hanno tanto da raccontare e da ogni storia di famiglia e di tradizioni c’è sempre tanto da imparare.
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