Si scrive e o ed, a o ad?

In italiano la congiunzione “e” e la preposizione semplice “a” in alcuni casi prendono la “d” finale e diventano “ed” e “ad“.

Ed e ad si usano solo quando la parola che segue inizia con la stessa vocale.

Gli ho detto di studiare ed esercitarsi meglio per l’esame.

Ho aiutato Marco ad aggiustare il suo computer.

Sono andata ad ascoltare il concerto del mio cantante preferito ed è stato emozionante.

Questa “d” è detta D eufonica perché serve a produrre una bel suono. La parola deriva infatti dal greco euphonia che significa “suono armonico”.

Se invece la vocale che segue è diversa, la D eufonica non si aggiunge.

Ieri io e Andrea siamo andati a mangiare la pizza.

I cittadini sono chiamati a eleggere il nuovo presidente.

Attenzione: esistono alcune eccezioni alla regola.

Esistono in italiano alcune espressioni nelle quali si usano ed e ad nonostante siano seguita da una vocale diversa: ad esempio; tu/lui/lei ed io; fino ad ora; ad eccezione; dare ad intendere.

Un’altra eccezione è rappresentata da quelle parole dove la vocale iniziale è seguita dalle consonanti d e t. In questi casi non si usano mai ed o ad, anche quando la parola che segue inizia per la stessa vocale.

Fino a adesso è andato tutto bene.

Si scrive e o ed, a o ad?